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Ufficio
federale di sanità pubblica: Sottocommissione clinica (SCC) della
Commissione federale per i problemi inerenti l'AIDS (CFPA):
Le raccomandazioni per la riduzione del rischio di trasmissione del HIV nel corso di pratiche orogenitali mantengono la loro validità. ![]() Bulletin des Bundesamtes für Gesundheit; 1999;11:212-213 (15. März 1999) Nel gennaio 1996, la Sottocommissione clinica (SCC) della Commissione federale per i problemi inerenti l’AIDS (CFPA) ha preso posizione sul rischio di trasmissione del HIV durante i rapporti sessuali orogenitali (1). I dati disponibili a quel tempo permettevano unicamente una stima, ma non una determinazione precisa del rischio d’infezione. Nel frattempo le conoscenze si sono ampliate e recentemente è apparsa una pubblicazione riassuntiva su questo tema (2). Tuttavia non si sono acquisite nuove nozioni fondamentali, che rendano necessaria una modifica del messaggio di prevenzione. Le precedenti raccomandazioni per ridurre il rischio di trasmissione del HIV nel corso di pratiche orogenitali conservano quindi la loro validità. La SCC raccomanda, al di fuori di uno stabile rapporto di coppia, di non prendere in bocca o inghiottire dello sperma durante rapporti sessuali orogenitali, e di rinunciare al cunnilingus durante le mestruazioni. L’utilizzazione di barriere meccaniche durante rapporti orogenitali non è un provvedimento che debba essere raccomandato per limitare la propagazione dell’AIDS, in considerazione dei rischi minimi connessi con tali pratiche. Nel frattempo si sono però acquisite nuove conoscenze sull’efficacia della profilassi post-esposizione da HIV (PEP) con farmaci antiretrovirali e sui potenziali vantaggi di trattare un’infezione acuta da HIV (primoinfezione). Inoltre le procedure di laboratorio sono state adeguate all'evoluzione delle possibilità diagnostiche e terapeutiche (3). Qui di seguito intendiamo ricordare fino a che punto tali cambiamenti sono in relazione con le raccomandazioni per ridurre il rischio di trasmissione del HIV attraverso pratiche sessuali orogenitali. L’efficacia della profilassi post-esposizione da HIV (PEP) in ambito sanitario, ad esempio dopo una puntura da ago di siringa usata, è documentata (4). È lecito partire dal presupposto che la PEP sia efficace anche in caso di esposizione da HIV, al di fuori dell'ambito sanitario. In conformità con le nostre raccomandazioni provvisorie, una profilassi post-esposizione da HIV é raccomandata nel caso di un rapporto sessuale orale recettivo con eiaculazione, presupponendo un'infezione da HIV nel partner, anche se tale profilassi é un provvedimento di efficacia limitata (5). In base a studi nel campo dell’immunologia, il trattamento di un’infezione acuta da HIV è raccomandabile (6). Al fine di poter discutere con una persona con infezione da HIV su vantaggi e svantaggi delle differenti opzioni terapeutiche, una diagnosi precoce è indispensabile. Alle persone le cui mucose sono state esposte allo sperma di un partner con infezione da HIV conosciuta o presunta, si raccomanda perciò di consultare al più presto il proprio medico o un centro di trattamento dell'infezione HIV (vedi tabella). Nella prima fase dell’infezione HIV, il
test di ricerca di anticorpi anti-HIV è ancora negativo o indeterminato.
In caso di sospetto di un’infezione acuta da HIV, bisognerebbe quindi effettuare
anche il test per l'antigene p24, il quale, in questa situazione, presenta
una sensibilità paragonabile alla determinazione di HIV-RNA per
mezzo della PCR. Al di fuori dell’infezione acuta, il test per l’antigene
p24 è poco sensibile e solo nei casi positivi ha un valore predittivo
(3). Nei casi di bassa probabilità d’infezione
da HIV, occorre comunque considerare l’eventualità di un test falsamente
positivo, sia per l’antigene p24 che per la PCR (7).
Autori principali: M. Flepp, J. Jost, P. Vernazza, B. Hirschel, E. Bernasconi Sottocommissione clinica (SCC) della Commissione
federale per i problemi inerenti l'AIDS (CFPA), membri ed esperti: PD Dr.
M. Battegay, Basilea, Dr. H. Binz, Soletta, Dr. E. Bernasconi, Lugano (Presidente),
Dr. M. Flepp, Zurigo, Prof. P. Francioli, Losanna, Prof. B. Hirschel, Ginevra,
Dr. J. Jost, Zurigo, Frau Dr. C. Kamber (UFSP), Prof. R. Lüthy, Zurigo,
PD Dr. R. Malinverni, Berna, Dr. L. Matter, Berna, PD Dr. Ch. Rudin, Basilea,
PD Dr. A. Telenti, Losanna, Dr. P. Vernazza, San Gallo.
Centri di trattamento dell'infezione
HIV
Bibliografia:
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